Quanta terra ha bisogno un uomo

Si narra che un certo Pacomio, un contadino rus, abbia sentito dire che in Siberia un grande proprietario di terreni vende quanta terra uno può percorrere a piedi in un giorno, andata e ritorno, per mille rubli. Tentato dall’offerta, si recò dal proprietario e gli disse che anche lui voleva comprare. Il proprietario gli disse:
— Ecco, siamo su questo confine. Dovrai andare dritto da qui in avanti, e tutto quello che riuscirai a coprire con il tuo piede sarà tuo. A una sola condizione, devi tornare esattamente in questo punto prima del tramonto. Quanta terra riuscirai a coprire, sarà tua. Ma se non arrivi qui prima del tramonto, perderai i mille rubli.
E così l’uomo partì per conquistare la terra. E camminò, e camminò, e camminò. Guardava il sole, guardava il terreno davanti a sé. Si diceva continuamente: ho tempo per tornare indietro, ma devo circondare il più possibile la terra. Continuò a camminare finché si rese conto che, se avesse continuato, non ce l’avrebbe fatta a tornare nel punto prestabilito. Si diresse verso l’incontro pattuito col signore, ma il sole iniziava a tramontare. Si avvicinava all’orizzonte, ma Pacomio era ancora lontano dal confine.
Alla fine, pochi istanti prima del tramonto, correndo con il cuore in gola, pronto a perdere sia la terra che i mille rubli, riuscì a fare l’ultimo passo e, tendendo la mano, tornò al punto di partenza; con grande gioia nel cuore di aver conquistato una così vasta estensione di terra. Ma nel momento in cui toccò il suolo col piede del proprietario, il suo cuore si fermò e morì all’istante. Allora il signore disse ai suoi servitori:
— Scavategli una fossa di due metri di lunghezza e un metro di larghezza, perché un uomo ha bisogno solo di tanto terreno e non di tutta quello che è venuto avidamente a prendere!”

(Presa da “Nuove interpretazioni di vecchi testi”, arcivescovo Antonie Plămădeală, Stampa della Tipografia Episcopale di Sibiu, 1989)