Conferenza semestrale dei sacerdoti nell’Area Centro della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia.

Con l’aiuto del Signore, con la benedizione e alla presenza di Sua Eccellenza Padre Siluan, vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, martedì 3 dicembre 2019, presso il Centro Eparchiale di Roma, si è svolta la Conferenza semestrale dei sacerdoti nell’Area Centro della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia.
L’evento ospitato dal Centro Eparchiale ha avuto inizio con una conferenza sostenuta dal reverendo padre Iustin Androne parroco della Parrocchia di “L’Ascensione della Santa Croce” – Torino II, intitolata “L’Interpretazione delle vecchie Cazaniii (1)- la fondamento della coscienza della fede e della nazione nei periodi dei patriarchi Nicodim Munteanu e Iustin Moisescu”. Il tema della conferenza è inquadrato nel complesso specifico del memoriale di quest’anno nel Patriarcato rumeno, dedicato agli insigni e degni Patriarchi Nicodim Munteanu e Iustin Moisescu, insieme ai traduttori di libri ecclesiali. Parlando dei traduttori, padre Androne, ha ricordato che essi sono stati “edificatori di lingua romena liturgica, a cominciare dal diacono Coresi, attraverso la sua attività di Târgoviște, nel Paese Romeno (Valacchia), continuata con successo nella parrocchia” San Nicola” di Șcheii Brașovului, poi attraverso tutti i rappresentanti di spicco della chiesa nell’area Moldava, come il Metropolita Dosoftei, che contribuirono tutti a ciò che viviamo oggi nella nostra chiesa, pregando nella stessa lingua che parliamo”.
La seconda parte dell’incontro ha riguardato una meditazione a carattere spirituale sostenuta da Sua Eccellenza Padre Siluan, vescovo delle Diocesi Ortodossa Romena, seguita da una sessione di discussioni su questioni pastorali con i sacerdoti presenti all’incontro. Sua Eccellenza il vescovo Mons Siluan ha ricordato all’attuale clero che “il pastorato e la catechesi dei fedeli inizia con la propria catechesi, il proprio pentimento, ed il personale incontro con Cristo”.
Il sacerdozio non è un mestiere o svolgere dei servizi religiosi, ma esso è piuttosto una missione ed un servizio a Dio ed ai propri simili allo stesso modo; pertanto, ogni chierico deve relazionarsi, in tutto ciò egli che compie in campo pastorale, a Colui che gli ha conferito la Sua grazia affinché operi con le anime dei credenti “.
Sua Eccellenza ha completato, tra l’altro, il fatto che “il sacerdote è chiamato a compiere, al di là dell’obbedienza al proprio gerarca che gli ha affidato la missione, in primo luogo l’obbedienza a Colui che lo ha inviato alla predicazione, avendo come supporto e riferimento, la piena obbedienza del Figlio verso il Padre, un’obbedienza in cui Cristo abbraccia dalla Croce l’intero essere. Dovremmo cercare tutti il consiglio spirituale per evitare ciò che Adamo ed Eva non hanno fatto. E così, nell’obbedienza e in assenza del giudizio del prossimo, otterremo grande grazia e gioia dal Signore”.
La parola del vescovo Siluan è stata seguita da una sessione di dialogo con i sacerdoti presenti, in cui sono stati chiariti alcuni aspetti relativi all’esperienza pastorale-missionaria della vita delle parrocchie. Nello stesso quadro, Sua Eccellenza ha sollecitato l’aumento dell’attività liturgica, pastorale e sociale nella vita della Diocesi Ortodossa Romena, sollecitando il clero laziale a sostenere un progetto sociale in costruzione, istituendo la Casa “San Giorgio” a Genzano di Roma, dove opererà un centro di accoglienza per persone con difficoltà in questa zona d’Italia.
Infine, Sua Eccellenza, l’Arcivescovo-Vicario Atanasio di Bogdania ha annunciato un importante evento che si svolgerà il 22 gennaio del prossimo anno 2020, la funzione dell’Inno Akathistos del Sant’Apostolo Timoteo nella Basilica “San Paolo” di Roma, nella ricorrenza della festa del Santo. Questo momento liturgico è motivato dal trasferimento temporaneo a gennaio delle insigne reliquie del Santo Apostolo Timoteo nella Basilica “San Paolo”.
Grazie a Dio per tutto!
Note:
(1) – libro contenente raccolta delle prediche