Come è la mia anima?
Alla porta di una cittadina stava un anziano saggio, e solo lui poteva permettere l’ingresso a coloro che non erano del posto. Un giorno, davanti alla cittadina si fermò un nobile, con un seguito scelto e ricco. Disse all’anziano che voleva stabilirsi lì, e l’anziano gli chiese perché avesse abbandonato la sua città.
— Perché lì ci sono persone cattive, avare, invidiose e arroganti! rispose il nobile.
— Ma se hai lasciato la tua città per quelli che erano così, non sai nemmeno quanto siano cattivi quelli di qui. Quando ti vedranno così ricco, nella prima notte, ruberanno tutta la tua ricchezza.
L’uomo se ne andò arrabbiato.
Verso la fine della giornata si presentò davanti all’anziano un altro uomo, più modesto e senza seguito. Allo stesso modo voleva stabilirsi in quella cittadina. L’anziano gli pose la stessa domanda.
— Ho dovuto lasciare la mia città perché ho sbagliato con quelli là. Sono persone buone, credenti, generose, ma il mio comportamento li ha offesi e ora non ho il coraggio di guardarli negli occhi.
— Entra pure: in questa cittadina ci sono persone ancora migliori di quelle da cui vieni tu.
Dopo che quel giovane varcò la porta, un mercante che aveva sentito entrambe le conversazioni, disse all’anziano:
— Dovresti vergognarti! Hai mentito a entrambi.
L’anziano sorrise e rispose:
— Non ho mentito a nessuno. Ognuno vede il mondo così come è la sua anima.