Lo specchio dell’anima
Una volta, tanto tempo fa, un giardiniere povero vide brillare qualcosa vicino alla siepe che circondava la residenza del nobile presso cui prestava servizio. Si spostò da un lato, poi dall’altro, guardò a sinistra, poi a destra e infine si chinò sollevando con timore l’oggetto scintillante che stringeva al petto. Poi, ritirandosi in un luogo più appartato, guardò qualcosa che non aveva mai visto prima: uno specchio che la principessa aveva perso quella mattina.
— Papà! esclamò, con le lacrime agli occhi, il giardiniere che aveva perso suo padre fin dall’infanzia.
Sera dopo sera, dopo che la moglie si era addormentata, il giardiniere tirò fuori lo specchio dal sotto il cuscino, e con sospiri e nostalgia lo bagnava di lacrime. Ma sua moglie, osservandolo e vedendo che si nascondeva continuamente, una notte aspettò che suo marito si addormentasse e, prendendo lo specchio dal cuscino del’uomo, uscì fuori guardandolo:
— Sapevo che mi stavi tradendo! Ecco perché ti nascondi da giorni. Aspetta che vedrai!
E al mattino, la donna prese la strada e, percorrendo tutto il paese, arrivò alla chiesa dove incontrò il vecchio sacerdote:
— Ecco, Padre! Mio marito mi tradisce! Guarda il serpente! Guarda con chi mi tradisce! gridò tendendo lo specchio al sacerdote.
— Che stai dicendo, donna? rispose perplesso il prete.
— Ho la prova, guarda!
— Lasciami vedere! disse il prete prendendo lo specchio. Ma donna, sei impazzita? Non vedi? Qui c’è San Nicola!