Un bambino come il pane appena sfornato

Nell’anno 1807 scoppiò una terribile carestia. La gente non aveva nulla da mettere sotto i denti e moriva di fame a centinaia.
A Hârlău, un uomo con un cuore grande e ricco chiamò i bambini poveri e disse loro:
— Ragazzi, in questo cesto c’è un pane per ciascuno di voi. Venite ogni giorno a prendere il vostro panino, finché il Buon Dio avrà pietà e ci manderà tempi migliori.
I bambini si precipitarono verso il cesto, gareggiando per prendere il pane che sembrava loro più grande e bello, poi se ne andarono senza nemmeno ringraziare il loro benefattore. Tra tutti, solo Irina, una bambina vestita con abiti poveri ma puliti, si tenne da parte; prese l’ultimo pezzo di pane rimasto nel cesto, poi baciò la mano del benefattore e se ne andò felice a casa.
Il giorno seguente, i bambini tornarono e si comportarono come la prima volta. La povera Irina prese anche questa volta un pane non molto grande rispetto agli altri.
Quando portò il pane a casa dalla madre malata, e questa lo spezzò in due, ne caddero fuori un sacco di monete d’argento. La sua famiglia rimase stupita.
— Riporta i soldi indietro – le disse la madre – perché sicuramente si sono infilati nell’impasto per errore.
Irina corse subito e restituì i soldi al suo benefattore. Ma lui la guardò a lungo e le disse:
— Tieni i soldi, piccola! Non c’è alcun errore. Sii sempre così buona, così gentile e non avida, perché un giorno, come in questo pane, inaspettatamente, Dio ti donerà una corona incorruttibile – un posto in paradiso, accanto a Lui.