I peccati di mio fratello
Dopo due o tre ore di confessione e consiglio, il confessore guarda la donna liberata dai peccati e le dice:
— Sorella, lode al Signore, fai come ti dico e tutto andrà bene. Quindi, il mercoledì e il venerdì digiuno nero, fino alla sera dopo il tramonto del sole, ogni giorno, al mattino, le preghiere del mattino e il Canone di penitenza verso il nostro Signore Gesù Cristo, a mezzogiorno, vedi, quando puoi, l’Acatisto della Santa Maria Egiziana, e alla sera, le preghiere della sera, il Canone del Angelo Custode, l’Acatisto della Madre di Dio del Calice Inesauribile, almeno tre capitoli della Sacra Scrittura e, per iniziare, trecento metanìe al giorno per nove mesi. E sì, confessione ogni settimana!
Stupita, la donna fissò il confessore con la bocca spalancata e dopo un po’ disse:
— Padre, ma cosa ho fatto per meritare così tanto? Non è forse un po’ severo?
— Ti sembra così, sorella, ma non sei tu a farle. Non hai detto tu che a causa del marito, dei vicini e dei colleghi di lavoro commetti peccati? Hai confessato i loro peccati e non i tuoi. Quindi, finché loro non vengono a confessare i loro peccati, tu fai le penitenze per loro, che ne hanno grande bisogno, rispose il confessore con dolcezza. Tu sei giusta, loro sono peccatori!