Visita pastorale nel monastero di Spilimbergo
Domenica 3 settembre 2023, Sua Eccellenza Atanasie di Bogdania, Vescovo-Vicario della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, ha celebrato la Divina Liturgia, insieme a un gruppo di clerici, presso il Monastero della Natività della Vergine Maria a Spilimbergo. In questa occasione, il Santo patrono del monastero è stato onorato in anticipo. Tra i concelebranti, sono stati presenti Padre Iustin, l’Esarca dei monasteri della nostra Diocesi ed abate del Monastero di San Giovanni Mietitore di Bivongi e Padre Antonie, l’abate del monastero di Spilimbergo.
Nel suo sermone, il Vescovo Atanasie ha interpretato il Vangelo della 13° Domenica dopo la Pentecoste (parabola dei vignaioli perfidi), sottolineando che tutti siamo chiamati a diventare degni operai della vigna, ricevendo Cristo nei nostri cuori, portando così buoni frutti per la salvezza.
Infine, alla presenza di Sua Eccellenza, Cosmin Victor Lotreanu, Console Generale di Romania a Trieste e delle autorità locali, Sua Eccellenza ha benedetto il campanile e il cancello d’ingresso del monastero, realizzati in stile Maramures (zona di nord-ovest della Romania, nota per lo stile specifico di lavorazione del legno).
Il sermone di S.E. Atanasie di Bogdania può essere ascoltato, in romeno, qui:
Il monastero della Natività della Vergine Maria è stato istituito con la benedizione del Sinodo metropolitano della Metropolia Ortodossa Romena dell’Europa Occidentale e Meridionale nel settembre 2021. L’organizzazione vera e propria della comunità monastica inizia nel 2019 con l’arrivo dell’archimandrita Antonie Pința. Tra il 2019 e il 2021, fu il Vescovo steso responsabile del funzionamento del Centro pastorale “Santo Andrei Saguna, Vescovo e Metropolita della Transilvania”, successivamente trasformato in un insediamento monastico. La comunità monastica, unico monastero di monaci nel nord Italia, conta attualmente 3 monaci e ospita una parte delle reliquie del Santo Andrei Saguna.
L’edificio del monastero era originariamente una scuola elementare che è stata acquisita dalla comunità ortodossa romena nel 2019. Immediatamente iniziarono i lavori di modernizzazione e riabilitazione dello spazio. Al piano terra è stata sistemata una cappella di circa 100 metri quadrati, e al piano superiore sono state disposte celle per gli abitanti dell’insediamento. Il monastero ha anche un terreno agricolo di oltre 1000 metri quadrati.
Il luogo di culto è stato impreziosito da una bellissima iconostasi scolpita in legno di tiglio, consacrata nel 2021, lampadari, arredi e oggetti liturgici necessari per la funzione. Nel cortile del monastero c’è un massiccio crocifisso di quercia, lavorato in stile Maramures e un campanile.
L’istituzione monastica attira i credenti romeni stabiliti nella zona, e la comunità italiana locale è felice e interessata a scoprire i riti e la vita monastica ortodossa.
Dipartimento Comunicazione e Immagine di DORI