Visita pastorale nella parrocchia romena di Latina | 20 anni dalla fondazione della parrocchia
Nella quarta domenica della Quaresima (del San Giovanni Climaco), il 26 marzo 2023, Sua Eccellenza Atanasie di Bogdania ha celebrato la Divina Liturgia presso la parrocchia ortodossa romena “Annunciazione” di Latina, dove parroco è Padre Ioan Botea. La visita del Vescovo è legata alla festa e all’anniversario dei 20 anni dalla fondazione della parrocchia, da parte di Sua Eminenza il Metropolita Iosif, nel 2003.
In questa occasione, S.E. Atanasie, nel suo sermone al Vangelo del giorno, ha parlato di come la pericope evangelica di oggi ci rivela la direzione verso cui viaggiamo nel pellegrinaggio di questa vita. L’uomo, nel corso della sua vita, impara a morire al peccato, a risorgere in Cristo. Senza la morte, non possiamo avere la risurrezione, perché dalla tomba vuota, dalle tenebre (delle nostre vite) scaturisce la luce della vita. Il senso della vita è imparare a morire (misteriosamente) con Cristo, a gustare la risurrezione che ci attende alla fine di questo cammino. È il Signore che trasforma misteriosamente il sapore amaro della vita mescolato alla morte nel sapore fragrante della vita coperta dalla grazia sempre rinnovatrice della risurrezione.
L’uomo o muore fuori di Dio, accanto a Dio e contro Dio e la Sua legge e il Suo Vangelo e allora la sua morte lo separa definitivamente da Dio e lo getta nelle tenebre dell’inferno, oppure muore con Dio e come Dio, come il Figlio di Dio incarnato che ci dà la vita dalla Sua vita e la Sua morte viene fatta nostra vita e la Sua croce fiorisce e diventa l’albero della vita attraverso la risurrezione; i frutti di questo albero della vita (la Croce) si possono trovare in ogni santa chiesa attraverso la Divina Liturgia e attraverso il santo Altare, perché nel Altare c’è l’albero della vita; da lì vengono a noi sotto forma di pane e vino trasformati nel corpo crocifisso e risorto di nostro Signore Gesù Cristo, la vita nuova che Dio ci dona.
Per quanto riguarda il miracolo di guarigione del giovane pazzo, posseduto dal demonio, il Vescovo Atanasie ha sottolineato che, attraverso le parole “Credo, Signore, aiuta la mia incredulità“, pronunciate dal padre addolorato del bambino posseduto, scopriamo che senza l’aiuto di Dio, la nostra fede non può funzionare, non può davvero portare frutto. La fede feconda è quella fede in cui siamo fermamente convinti che Dio è con noi per tutto il tempo della nostra vita, il digiuno ci dà l’opportunità di sperimentare questa fede “che muove le montagna“. La caduta a terra del giovane, nel momento in cui Cristo scaccia il demonio, rappresenta il rinuncio al peccato, e la mano tesa da Cristo, dopo la guarigione, significa la restaurazione dell’uomo, l’unione con Cristo, è la mano che porterà anche Adamo insieme ad Eva fuori dall’inferno.
Alla fine del Vangelo, ha sottolineato il gerarca, dopo il miracolo della guarigione, il Signore fa il secondo annuncio delle sue Passioni, annuncio con quale ci incontreremo domenica prossima per la terza volta.
Sua Eccellenza ha parlato anche di San Giovanni Climaco, ricordato ed onorato in modo speciale nella quarta domenica di Quaresima, (il giorno della memoria è il 30 marzo), ricordando l’opera di perfezionamento delle virtù cristiane – La scala dell’ascesi, o le tavole spirituali di San Giovanni Climaco, che è un trattato ascetico sull’abbandono del peccato e sull’avanzamento sulla via delle virtù, il primo passo è l’abnegazione, virtù che impariamo durante il periodo di digiuno, e l’ultimo, l’amore perfetto che unisce l’uomo a Dio, raggiungendo uno stato di grazia divina. I trenta passi della scala ci indicano la via della pazienza, della fede, della speranza, della preghiera e dell’amore, virtù che segnano la vita di un credente autentico.
Il Vescovo ha sottolineato che i monaci sono quelli che hanno sempre imparato a guardare il mondo da fuori, a non sprofondare nel mondo, a non lasciarsi travolgere dalle sue preoccupazioni, ossessioni, passioni. Sono loro quelli che hanno imparato l’arte del distacco spirituale, l’arte dell’illuminazione, l’arte della perfezione spirituale. Nel periodo di Quaresima, tutti i cristiani sono chiamati a vivere l’ascetismo e le virtù dei monaci.
Il sermone può essere ascoltato integralmente accedendo al link: https://youtu.be/5AeL4JcYB5o
La Parrocchia Ortodossa Romena “Annunciazione” di Latina è stata fondata nel 2003 di Sua Eminenza Iosif il Metropolita della Metropolia Ortodossa Romena dell’Europa occidentale e meridionale. Come parroco è stato nominato padre Ovidiu Sava, che nel 2006 è deceduto, a seguito di un incidente stradale. Sua Eccellenza Siluan, a quel tempo Vescovo vicario della Metropolia Ortodossa Romena dell’Europa occidentale e meridionale, chiamò padre Ciprian Agavriloae al ministero parrocchiale. Dal 2007 si è stata officiato alternativamente, a Latina ed a Lavinio, fino al 2010, quando a Lavinio viene organizzata una parrocchia. Attualmente la parrocchia è curata da padre Ioan Botea e si trova all’indirizzo: Via dei Ernici 1, Latina.
Dipartimento Comunicazione e Immagine DORI