Servizio vescovile nella parrocchia romena di Velletri

Lunedì 23 gennaio 2023, Sua Eccellenza, il Vescovo Siluan della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia ha celebrato la Divina Liturgia presso la Parrocchia Ortodossa Romena del “Santa Tecla” a Velletri. In questa occasione, ha battezzato la piccola Emanuela Siluana, ottava figlia delle presbitera Elisabeta e di padre Vasile Radu.

Nel sermone pronunciato in questa occasione, il Vescovo ha parlato del fatto che ogni partecipazione al battesimo di un nuovo membro della Chiesa è, di fatto, un rivivere e rinnovare il proprio battesimo e un’opportunità per una comprensione più profonda di esso.

Il battezzato riceve una “veste luminosa” e la dignità di figlio di Dio, dignità che lo rende partecipe dell’eredità dei figli di Dio. E la coscienza di essere figlio di Dio è preservata attraverso la comunione in ciò che costituisce il cibo specifico dei figli di Dio: “la parola di Dio” – “perché non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio“; la Carne e il Sangue di Cristo Salvatore – “vero cibo e vera bevanda“; le opere di fede, attraverso l’adempimento dei comandamenti – “chi osserva i miei comandamenti, lo stesso ama me“.

I figli di Dio sono sempre grati per tutto, seguendo le parole del salmista che dice: „Che cosa renderò al Signore per tutto ciò che mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore (Salmo 115, 3-4). Pertanto, quando prendiamo parte al Corpo e al Sangue di Cristo e invochiamo il Suo nome, non facciamo altro che ringraziare il Signore per tutto ciò che ci ha dato, e la coscienza dei figli di Dio cresce dentro di noi.

Ma la comunione richiede preparazione, un pentimento perpetuo, un autocontrollo continuo. Richiede una continua riconsiderazione della propria vita spirituale per essere “preparati” e “degni” continuamente di ricevere il Sacramento, negando continuamente a noi stessi ciò che non è gradito a Dio. Da soli, noi stessi, con tutti i nostri sforzi, non possiamo renderci “degni” del Signore. Dobbiamo imparare di avere con Lui una relazione piena di affetto, rinunciando alla mentalità “commerciale” di chiedere a Dio in cambio di piccoli sacrifici materiali o sforzi personali. Dio ci ama fin dall’inizio, amiamolo anche noi, e con amore faremo tutto il bene che piace a Lui.

Al termine, Sua Eccellenza Siluan ha rivolto una parola di benedizione e congratulazioni per la bambina appena battezzata, per i padrini che l’hanno accolta, per i suoi genitori e sorelle, così come per tutti i presenti.

Dipartimento Comunicazione e Immagine DORI