Il ventennale della benedizione dell’iconostasi della chiesa di Milano | Sua Eccellenza, il Vescovo Siluan ha celebrato la Divina Liturgia

Domenica 16 ottobre 2022, Sua Eccellenza Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, ha officiato la Divina Liturgia presso la Parrocchia Ortodossa Romena di Milano “Discesa dello Spirito Santo”, con un gruppo di sacerdoti, tra cui Rev. Padre Pompiliu Nacu (Decano di Lombardia 2), e il Diacono Teodor Ursachi della Parrocchia di Piacenza. La visita di Sua Eccellenza Siluan è stata fatta con l’occasione del 20° anniversario della consacrazione dell’iconostasi della chiesa da parte del Patriarca Teoctist, il 13 ottobre 2002.

Prima della Divina Liturgia, Sua Eccellenza ha ordinato come lettore il giovane Alexandru Dusu.

Al termine della Divina Liturgia, il parroco, Padre Teodor Hamdan ha regalato al Vescovo Siluan un’icona con la “Protezione della Madre di Dio”, la seconda patrona della parrocchia. Sono intervenuti anche Florin Pascu, Console romeno a Milano, e il diacono Roberto Pagani, rappresentante di Sua Eccellenza Mario Delpini, Arcivescovo cattolico di Milano.

Riportiamo, di seguito, l’intervento del Reverendissimo Padre Traian Valdman, primo parroco della storica comunità di Milano (1975):

Eccellenza Reverendissima Padre Siluan, distinti ospiti e cari fedeli,

Siamo veramente felici che possiamo festeggiare, con il pontificale di Sua Eccellenza il nostro Vescovo Siluan, il ventesimo anniversario della benedizione dell’iconostasi della Parrocchia ortodossa romena Discesa dello Spirito Santo di Milano, fatta da Sua Beatitudine il Patriarca Teoctist, il 13 ottobre 2002.

È stato un avvenimento indimenticabile. Quando, un anno prima mi sono presentato da Sua Beatitudine, mi ha comunicato che nel 2002 restituirà a Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II la visita fatta al Patriarcato Romeno nell’anno 1999. Gli ho chiesto di benedire, in quell’occasione, anche l’iconostasi della chiesa di Milano. Mi ha risposto subito: “Si, Padre Traian, vengo!”

Nell’autunno del 2001, assieme a Padre Teodor, allora Signor Munzer, siamo andati a Rădăuți e, consigliati dal Padre Iustin Dragomir egumeno del monastero Bogdana, abbiamo ordinato la parte scultorea alla società Gafton-Câmpeanu di Piatra Neamtz e le icone all’iconografo Gheorghe Bratiloveanu di Suceava. All’inizio del marzo 2002 l’iconostasi era già installata.

Scolpita con simboli biblici – croci, uva, spighe, foglie di vite, di quercia e di alloro, fiore di girasole – l’iconostasi segue la tradizione bizantina. Alla sinistra della porta santa, con l’icona dell’Annunciazione, si trova il Cristo benedicente, mentre alla destra c’è la Madre di Dio, con in braccio Gesù, che indica con la mano destra: È Lui la via! Sulle porte diaconali, ci sono gli arcangeli Michele e Gabriele e, da una parte Sant’Ambrogio, e dall’altra parte la Discesa dello Spirito Santo, festa patronale. Ulteriormente sono state aggiunte le icone di San Nicola e della Protezione della Madre di Dio, la seconda festa patronale, istituita da Sua Eccellenza Siluan.

Sul secondo registro si trovano le dodici grandi feste, con in mezzo la Cena mistica. Nel terzo registro vediamo gli 11 apostoli che incontrano il Risorto e, come dodicesimo, appare San Paolo. In centro, Dio Trino, sotto la forma dei tre angeli che incontrano Abramo alle querce di Mamre. Nel registro superiore sono le icone di dodici patriarchi e profeti, con al centro, la Madre di Dio Orante. In alto sovrasta il Cristo Crocefisso e, ai piedi della Croce, Maria sua madre e Giovanni l’Evangelista. Realizzata con il contributo esclusivo dei nostri fedeli e benedetta 20 anni fa da Sua Beatitudine il Patriarca Teoctist, l’iconostasi è diventata un bel biglietto da visita della comunità.

Dopo la storica visita al Vaticano dei giorni 7–13 ottobre 2002, conclusa con la Dichiarazione comune (Din Grădina Maicii Domnului în Cetatea eternă, București, 2003, pp. 64-67) in cui si afferma il desiderio di riprendere l’evangelizzazione, “tanto necessaria dopo il periodo dell’ateismo di stato”, e di riattivare il dialogo teologico, nel pomeriggio di domenica 13 ottobre 2002, Sua Beatitudine il Patriarca Teoctist con la delegazione che lo accompagnava è arrivata a Milano.

La sera dello stesso giorno, Sua Beatitudine è venuto alla nostra chiesa accompagnato dalle Loro Eminenze i Metropoliti Teofan dell’Oltenia, Iosif dell’Europa Occidentale e Meridionale, Nifon, Arcivescovo di Targoviste, dai Rev.mi Professori Dumitru Popescu, Nicolae Necula e Ioan Chivu della Facoltà di Teologia Ortodossa dell’Università di Bucarest, dai Rev.mi Michael Tița e Costel Stoica, consiglieri patriarcali, e dal Diacono Costin Spiridon. L’ha accolto un’impressionante folla di fedeli e di bambini in costumi nazionali, accompagnati da sacerdoti dell’Italia del Nord, tra i quali i Padri Gheorghe Vasilescu di Torino e Petre Coman di Firenze.

Durante il Vespro, Sua Beatitudine ha benedetto l’iconostasi, nella presenza di Sua Ecc.za il Vescovo Francesco Coccopalmerio e di Sua Ecc.za l’Ambasciatore della Romania Mihai Dobre.

Dopo le parole di Benvenuto, pronunciate da Sua Eminenza Iosif e da Padre Traian, Sua Beatitudine ha trasmesso la benedizione della Chiesa Madre. Ha affermato che, dopo aver avuto la gioia di vivere, nella Basilica di San Pietro di Roma, la meravigliosa opera che lo Spirito Santo compie per l’unità dei cristiani, a Milano ha la gioia di incontrare i suoi figli spirituali. Poi ha spiegato che l’iconostasi ci introduce nella Sancta Sanctorum, nell’unione con Dio e nell’insegnamento della Chiesa sul ruolo dei santi, modelli di vita e intercessori presso Dio.

Ha confessato che la missione di visitare Roma e di incontrare i fedeli ortodossi romeni d’Italia ha raggiunto il suo scopo. A Roma ha fatto conosciuto il messaggio che riguarda la ricerca dell’unità cristiana. A Milano, invita tutti a prestare attenzione alla chiamata dei tempi ed a fare proprio l’orientamento della nostra Chiesa riguardante le relazioni con il mondo cristiano. Con l’autorevolezza della sua età di 88 anni, ha esortato i presenti: “Siate forti nella fede! Conservate con dignità lo statuto di figli della Chiesa Ortodossa Romena” (Op. cit., p. 82).

Lunedì, 14 ottobre 2002, Sua Beatitudine Teoctist, accompagnato dalla delegazione patriarcale, si è recato nella Basilica Sant’Ambrogio, dove ha venerato, quale primo patriarca romeno, le reliquie dei Santi Ambrogio, Gervaso e Protaso.

In seguito, è stato accolto nel Palazzo Arcivescovile dal Cardinale Arcivescovo Dionigi Tettamanzi, il quale si è mostrato felice di ricevere la visita perché “la Comunità romena di Milano è molto numerosa e il Padre Valdman gode di particolare stima quale rappresentante dell’Ortodossia in Italia”. Cosciente che la Chiesa Ortodossa Romena… ha la vocazione di essere ponte tra Oriente e Occidente, Sua Eminenza ha affermato che “Nell’insieme dell’Ortodossia, la Chiesa di Romania ha un ruolo unico e originale: essa conserva un’eredità latina propria e la assume nella forma liturgica e canonica della tradizione ortodossa. Noi apprezziamo la ricca vitalità della Chiesa di Romania e del nuovo impulso con il quale, dopo la caduta del comunismo, tenta di predicare il Vangelo con pastorale attenzione alle esigenze dell’uomo contemporaneo” (Op. cit., p. 85). L’Arcivescovo Tettamanzi ha offerto a Sua Beatitudine reliquie dei Santi Vescovi Ambrogio e Dionigi di Milano, dal tempo della Chiesa indivisa.

Sua Beatitudine ha confessato l’emozione vissuta nell’incontrare la Comunità romena, nel baciare le reliquie dei Santi milanesi e nell’abbracciare l’attuale successore di Sant’Ambrogio. Poi ha espresso la convinzione che per la continuazione del dialogo ecumenico occorre tenere conto dai santi comuni del primo millennio e dai fedeli che oggi pregano insieme Dio (Op. cit., p. 89).

Nel monumentale Duomo di Milano, dove si è celebrata una preghiera ecumenica, Sua Beatitudine ha ringraziato la Chiesa Ambrosiana, i suoi pastori e fedeli per la squisita accoglienza accordata ai romeni, i quali, a seguito delle difficoltà lasciate dalla dittatura recentemente caduta, sono stati determinati ad emigrare. “Dal punto di vista spirituale, questi nostri fratelli e figli venuti in Occidente, e particolarmente in Italia, portano con loro il tesoro della fede viva del Vangelo del Salvatore nostro Gesù Cristo e l’esempio di vita e di bontà dei santi” (Op. cit., p. 91).

Momenti di evidente fraternità sono stati vissuti al pranzo con i membri del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, durante il quale Mons. Gianfranco Bottoni, delegato per l’ecumenismo, ha salutato la delegazione della Chiesa Romena. Ha risposto Sua Eminenza il Metropolita Teofan dell’Oltenia, con una breve presentazione della collaborazione ecumenica tra le Chiese e le Confessioni della Romania.

Poi è stata visitata la chiesa ambrosiana Sant’Angela Merici di Milano, gemellata con la parrocchia Apărătorii Patriei II di Bucarest (Op. cit., p. 92-93).

A Rho, sulla strada verso l’aeroporto di Malpensa, la delegazione ha incontrato i membri della Conferenza Episcopale Lombarda. Sua Beatitudine ha presentato un breve resoconto della visita fatta a Roma e ha rivelato che questa visita continua la visita non ufficiale fatta al Vaticano nel gennaio 1989, proibita dall’autorità comunista. Alla partenza, ha concluso: “Comprendiamo molto bene che anche qui funziona il principio della corresponsabilità e della sinodalità. Così offrite un ammirabile modello di unità sinodale, determinante per la struttura ecclesiale” (Op. cit., p. 93-95).

La sera, la Delegazione del Patriarcato Romeno è partita da Malpensa verso Bucarest. Nella lettera di ringraziamento che ho indirizzato a Sua Beatitudine, in qualità di Vicario d’Italia, ho scritto: “Sul piano pastorale, la delegazione della Chiesa Madre, con a capo Sua Beatitudine, ha avuto l’occasione di constatare in loco l’amore con il quale è stata ricevuta dai sacerdoti e dai suoi numerosi figli d’Italia, la gioia indescrivibile di avere in mezzo a loro il Primate della nostra Santa Chiesa… La visita di Sua Beatitudine costituisce la consacrazione della Chiesa Ortodossa Romena d’Italia…, viva e attiva, alla quale si potrebbe riconoscere la capacità di avere un Vescovo proprio o almeno un Vescovo-Vicario” (Op. cit., p. 160-161). Ringraziamo il Signore che, nel 2004 ci ha dato Sua Eccellenza Siluan come Vescovo Vicario, nominato nel 2008 quale primo vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, realtà apprezzata e dalle autorità ecclesiastiche e civili romene e da quelle italiane.

Le parole pronunciate durante la storica visita da Sua Beatitudine e dai suoi interlocutori hanno vibrato per lungo tempo nelle anime dei partecipanti e hanno situato la benedizione dell’iconostasi nel contesto ecumenico del tempo.

La Parrocchia ortodossa romena milanese ha contribuito alla realizzazione del clima ecumenico, sostenendo: la fondazione del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano; lo scambio tra  professori della Facoltà di Teologia Ortodossa di Bucarest e dell’Università Cattolica di Milano; incontri dei Vescovi ortodossi romeni di Parigi e d’Italia con gli Arcivescovi cattolici di Milano Giovanni Colombo, Carlo Maria Martini, Dionigi Tettamanzi e Mario Delpini; le visite dell’Arcivescovo Tettamanzi e del Vescovo Coccopalmerio in Romania e il gemellaggio tra una parrocchia cattolica di Milano con una ortodossa di Bucarest.

Questa iconostasi e molte altre installate in seguito nelle chiese delle parrocchie della nostra Diocesi, con la benedizione di Sua Eccellenza il Vescovo Siluan, danno testimonianza che in Italia la Chiesa di Cristo respira con i due polmoni: orientale e occidentale. Per questo dono ringraziamo insieme il Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo.