Sua Eccellenza Atanasie di Bogdania: La Croce – fonte di Grazia

Questa sosta all’inizio dell’anno ecclesiale ci mostra la via della salvezza e del Regno di Dio, ricordandoci ogni volta qual è lo scopo della nostra vita sulla terra!”

Così ha iniziato Sua Eccellenza, Atanasie di Bogdania, Vescovo-Vicario della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, il suo sermone pronunciato oggi, 18 settembre 2022, la Domenica dopo l’Esaltazione della Santa Croce. Il Vescovo ha officiato la Divina Liturgia, insieme a un gruppo di sacerdoti e diaconi, nella Parrocchia Ortodossa Romena l’Esaltazione della Santa Croce” a Roma, presieduta da padre Ciprian Baltag.

Dio veste l’uomo in Grazia.

Dio mostra il suo amore incommensurabile per l’uomo mettendolo nella Sua Grazia. La Grazia rimane nell’uomo solo quando egli rimane in continua comunione con Colui che lo ha creato. La disobbedienza di Adamo ed Eva portò alla perdita della Grazia, ma il Sacrificio di Cristo sulla Croce permette ad ogni uomo di restaurare la Grazia e l’Immagine di Dio”.

Sua Eccellenza ha parlato anche delle scelte che l’uomo fa nella sua vita: “In questo mondo abbiamo due percorsi. Uno è quello in cui cerchiamo le esperienze allettanti della vita terrena, la vita che è mortale. Una seconda via è attraverso la quale possiamo essere in comunione con Cristo, abbracciando Colui che porta la Vita. Così vediamo come dalla nostra vita scaturisce la morte, e dalla morte del Signore scaturisce la vita. Qui abbiamo un paradosso spirituale: cerchi di vivere pienamente la tua vita e trovi la morte, abbracci la morte e trovi la Vita; vuoi il piacere e trovi dolore, abbracci il dolore, trovi la benedizione.

La sofferenza – la fonte della Grazia divina

Coloro che attraversano sofferenze, difficoltà e prove e li abbracciano guardandogli come benedizioni, diventano la fonte della Grazia. Queste persone diventano contagiose. Attraverso di loro, la Grazia si moltiplica e abbonda. Anche se questi fanno un grande sforzo per raggiungere un tale stato, alla fine avranno la gioia dovuta”.

Portare la Croce – Vista della Luce della Risurrezione

Il Signore ci assicura di una cosa: chi riesce a prendere la sua croce e ad abbracciare il dolore senza mormorare, è colui che vedrà, prima ancora di passare agli eterni, la Grazia divina: la Luce della Risurrezione. Il mondo in cui viviamo è un mondo spietato, che ci esaurisce di ogni potere. La nostra energia è dimenticata tra gli estranei, il cuore soffre la mancanza dei nostri cari e le lacrime scorrono incessantemente. L’unico conforto che ci rimane è cercare di ricevere la gioia della Luce della Risurrezione. La croce è il primo passo nella nostra ricerca”.

Cristo rinasce l’uomo attraverso la Croce

Dio attraverso la Croce ristabilisce il Suo rapporto con l’uomo e lo rinasce: un nuovo Adamo e una nuova Eva. Questa volta, l’uomo nasce dal dolore, dalla sofferenza, dal luogo dove Cristo muore sulla Croce. Il grande dolore dell’uomo è stato preso dal Signore, ed Egli lo sta portando per noi, affinché possiamo combattere senza ostacoli per ottenere il Suo Regno”.

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La parrocchia “Esaltazione della Santa Croce” di Roma è stata fondata nel 2001 da Sua Eminenza, il Metropolita Iosif. Come parroco è stato nominato Padre Nicolae Voinea. Dopo la morte del padre Nicolae, nel 2013, la continuazione della missione in parrocchia è stata affidata a padre Ciprian Baltag e padre Ioan Gherasimescu. La parrocchia è stata inizialmente ospitata nella sala conferenze della Parrocchia cattolica di San Luca Evangelista al Prenestino, e dall’ottobre 2005 ad oggi, nella cripta della Chiesa delle Suore dell’Assunzione, in via Alessandro Viviani, 24 (nella zona della Stazione Della Metropolitana Lucio Sestio).

Dipartimento Comunicazione e Immagine EORI