Pentimento o il ritorno a Dio
Non è sufficiente lottare contro i peccati più grandi, ma c’è bisogno di lottare anche contro i più piccoli pensieri impuri.
“Colui che crede di sé stesso di essere una persona corretta; perché non commette atti impuri, non ha ucciso e non ha rubato, ne ha imbrogliato qualcuno, si sbaglia di grosso. Nono solo questi sono peccati, ma molti altri, che ci ostacolano per arrivare alla salvezza dell’anima. Tutti i pensieri nascosti, di superbia, di incredulità, di dubbio, di invidia, di gelosia, di curiosità, di ipocrisia, di lussuria, tutti questi sono peccati, e chi può dire di non averli?! Chi è riuscito definitivamente a liberarsi di loro?! Dobbiamo dunque lottare in permanenza contro questi pensieri che ci vengono dal maligno. L’egoismo, in generale, l’amore di sé stessi, questo è il grande peccato nascosto dei nostri cuori. L’amor proprio, l’interesse proprio, uccide la vita del nostro spirito. Chi è colui che si sacrifica per l’altro, che lavora per l’altro, che dona tutto ciò che ha all’altro? (…)
Non è sufficiente lottare contro i peccati più grandi, ma c’è bisogno di lottare anche contro i più piccoli pensieri impuri. Un solo pensiero sbagliato roderà come un verme la mente mentre lo spirito si rovinerà nell’indifferenza. Colui che si lamenta della debolezza, sostenendo che il potere di satana è più grande e governa l’uomo definitivamente, sostiene anche che Dio è ingiusto.”
San Macario d’Egitto, Pentimento o il ritorno a Dio