Sua Eccellenza Atanasie di Bogdania: Attraverso la guarigione ci viene rivelato il Mistero del Battesimo

La decima domenica dopo la Pentecoste, (della guarigione dell’epilettico), il 21 agosto 2022, Sua Eccellenza Atanasie di Bogdania, Vescovo Vicario della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, ha officiato la Divina Liturgia presso il Monastero della “Natività della Madre di Dio” a Marginea, nella Contea di Suceava, Romania.

Sua Eccellenza ha rivolto una parola di insegnamento alle monache e ai credenti presenti al servizio in cui ha sottolineato che “il tempo lasciato a noi dal Signore fino alla sua seconda venuta sono per il nostro pentimento.  Attraverso il pentimento arriviamo a conoscere veramente la grazia e i misteri divini e così santifichiamo la nostra vita. Siamo tutti chiamati a ottenere la santità e piaciuti al Signore. Il nostro unico problema sulla via della santità è il tempo limitato che abbiamo. Questa volta se lo santifichiamo, ci santifichiamo, se lo spendiamo nei peccati, lo perdiamo”.

L’uomo che osa verso Dio riceve la risposta.

Dio si rivela a noi attraverso la brezza della grazia, che ci insegna ad amare e a portare pace e serenità al prossimo. Da tutto questo scaturisce la guarigione. L’uomo sofferente cerca di essere guarito attraverso l’amore, la serenità e la pace. Il padre dal Vangelo di oggi, che è in difficoltà e dolore a causa della malattia di suo figlio, cerca la guarigione al Signore. Cosparso di tracce di incredulità e sfiducia, poiché i discepoli del Salvatore non riuscirono a guarire suo figlio, eppure egli osa. Il Signore tende la mano e guarisce il giovane. La mano con cui il Signore ha portato Adamo fuori dall’Inferno e Pietro dall’acqua vorticosa, la vediamo tesa verso di noi ad ogni Divina Liturgia”.

Nella guarigione vediamo il sacramento del Battesimo

Nel miracolo di oggi ci viene rivelata una cosa meravigliosa, una prefigurazione del Mistero del Battesimo. Il padre del bambino prima fa una confessione di fede: “Io credo, Signore! Aiuta la mia incredulità!’. Dopo questa confessione di fede, avviene un esorcismo e segue la guarigione, il restauro del sofferente. Noi, attraverso il sacramento del Battesimo, torniamo al primo stato dell’uomo incorrotto dal peccato“.

La Chiesa: luogo di digiuno e di preghiera

“La fede si manifesta nel digiuno e nella preghiera. Non basta solo credere, ma dobbiamo anche fare le opere di fede. Allo stesso tempo, la fede non si manifesta egoisticamente e personalmente, ma è messa in relazione con il prossimo. Il luogo in cui la fede è particolarmente visibile è la chiesa. Nella chiesa non sono solo io, ma siamo tutti che confessiamo e crediamo in Cristo. Nella chiesa preghiamo insieme, ma anche per chi è in difficoltà e non può più pregare. Da queste manifestazioni viene l’amore che guarisce”.

 

Dipartimento per la Comunicazione e l’Immagine

della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia