I Notturni Pasquali nella Settimana delle Passioni – “Deniile”

Funzioni specifiche della Quaresima, i Notturni Pasquali, chiamati in romeno ”Denii” (al singolare “denie”), si  celebrano cominciando con la sera della Domenica delle Palme fino al Venerdì Santo, quando si canta l’Ufficio della Sepoltura di Cristo . La parola “denie”  deriva dallo  slavo antico “vdenie” e significa veglia o messa notturna.

I Notturni Pasquali  si celebrano soltanto in due precise settimane durante tutto l’anno liturgico,  nella quinta e nella settima settimana di Quaresima. Si è conservato il nome di “denie” anche per il Mattutino della Settimana delle Passioni, in quanto anch’esso si celebra alla sera, secondo il tropario:  ”Ecco lo Sposo viene a mezzanotte…

Nonostante il Notturno Pasquale  sia una veglia, in realtà esso è differente da ciò che  il  Tipikon indica per Veglia. La “Denia” è un Mattutino ordinario, mentre la Veglia suppone  il Mattutino unito ai Vespri e alla Litia ( benedizione di pane  olio, vino, grano). Ma anche come semplice Mattutino , la “denia” non assomiglia a quello del tempo liturgico ordinario , in quanto comprende canti e preghiere specifici per il periodo quaresimale.

Lo specifico della Settimana delle Passioni- celebrazioni e regole.

Lunedì, martedì e mercoledì si celebrano la Liturgia dei doni presantificati e i Notturni, nel Grande Giovedì si celebra invece la Liturgia di San Basilio unita  ai Vespri.  Il Giovedì delle Passioni è anche il giorno in cui si prepara e si conserva l’Eucarestia per i malati e per coloro che, per diversi motivi, non possono partecipare alla Liturgia durante l’anno. Nei monasteri e in alcune parrocchie, il Giovedì delle Passioni è il giorno della lavanda dei piedi, che ricorda il gesto umile  compiuto da Cristo prima dell’ Ultima Cena, quando Egli stesso lavò i piedi dei suoi discepoli.

Il Venerdì Santo è un giorno di severo digiuno e per questo motivo non si celebra la Divina Liturgia.  Nella mattinata di questo giorno si porta fuori dall’ Altare l’Epitaffio (un telo su cui è rappresentata la scena della sepoltura di Cristo) e si posiziona su un tavolo, nel centro della Chiesa, accanto alla Santa Croce, che vi si trova  dalla sera precedente. Di sera si celebra l’Ufficio della Sepoltura del Signore, con la processione attorno alla chiesa portando il Santo Epitaffio.  Alla fine della processione, i sacerdoti mettono l’ Epitaffio sull’Altare, dove rimane fino al mercoledì prima dell’ Ascensione del Signore.

Il significato delle “Denii” durante la Settimana delle Passioni

Il Lunedì, nella Settimana delle Passioni, la Chiesa ricorda Giuseppe che è stato venduto dai suoi fratelli in Egitto.  Egli è il  simbolo di Cristo venduto da Giuda. Allo stesso tempo, si ricorda il fico sterile, maledetto da Gesù e disseccato, perché senza frutto. È una parabola data all’uomo affinché comprenda che Dio è sia amore che giustizia. Quindi, al giudizio finale,  Egli non solo ripagherà con la stessa moneta, ma anche punirà coloro che non hanno portato frutto nella vita.

Il Martedì si ricordano le dieci vergini. Dalla parabola evangelica sappiamo  che  cinque vergini si sono ritrovate con la lampada senza olio, mentre le altre cinque hanno avuto cura di alimentare la lampada  con l’olio. La lampada senza olio rappresenta la realizzazione di sé in assoluta indifferenza verso l’ altro. La lampada con olio rappresenta invece la pietà accompagnata dalla carità.

Al mercoledì della Settimana delle Passioni si ricorda la donna adultera che ha lavato con le sue lacrime e ha cosparso di mirra i piedi di Cristo prima delle Sue Passioni , come simbolo di penitenza e correzione dell’ uomo peccatore. Mercoledì è anche il giorno in cui Giuda ha venduto Cristo ai farisei per 30 denari.

Il Giovedì delle Passioni è dedicato al ricordo di quattro eventi particolari nella vita del Salvatore:  la lavanda dei piedi come esempio di umiltà ,  l’’ Ultima Cena, durante la quale Cristo ha istituito il Sacramento dell’ Eucarestia, la preghiera sacerdotale e l’inizio delle passioni attraverso il tradimento. Caratteristica del Notturno Pasquale di giovedì è la lettura di 12 Vangeli e l’ uscita solenne della Santa Croce nella navata della chiesa. Vi è  l’abitudine di inginocchiarsi e accendere le candele  mentre il sacerdote legge i Santi  Vangeli .

Al Venerdì Santo si ricordano le sante, temibili e salvatrici Passioni di Cristo , insieme alla confessione del ladrone riconoscente che si è guadagnato il Paradiso.

Nel Santo e Grande Sabato celebriamo la sepoltura del corpo  di Cristo e il suo scendere negli inferi con l’ anima per la redenzione degli addormentati nei secoli. Sabato sera comincia la celebrazione della Resurrezione.

Arrivati alla Resurrezione, la Chiesa ci chiede:

Giorno della Resurrezione, illuminiamoci  a festa e abbracciamoci gli uni gli altri, chiamiamo fratelli quanti ci odiano e così gridiamo: Cristo è risorto dai morti con la morte calpestando la morte, e a  quelli  nei sepolcri ha donato la vita